La chiave perfetta per entrare all’Inps e ottenere velocemente il Certificato di Quantificazione Tfs (se non lo ha rilasciato entro 90 giorni)

Prima di iniziare a leggere questo report rispondi sinceramente alle seguenti 5 domande:
1) Sei un pensionato del settore pubblico o statale?
2) Vuoi ottenere velocemente il tuo TFS/TFR?
3) Hai già chiesto il Certificato di Quantificazione del Tfs e sei in attesa di risposta da oltre 90 giorni?
4) Sei pronto a rimboccarti le maniche per ottenere quello che ti spetta?
5) Sei davvero stufo di aspettare l’Inps e sprecare il Tuo prezioso tempo?

Sei hai risposto “” a tutte queste domande allora sei la persona davvero perfetta per la soluzione che sto per svelarti e sei nel posto giusto per risolvere il tuo problema senza perdere tempo.

La chiave perfetta per entrare all'Inps e ottenere velocemente il Certificato di Quantificazione Tfs (se non lo ha rilasciato entro 90 giorni) 1
Come ottenere il Certificato di Quantificazione del TFS dall’Inps: difensore civico, accesso agli atti, diffida

La buona notizia che oggi voglio darti è che, grazie a questi miei preziosi consigli e potenti suggerimenti già testati sul campo, potrai finalmente sistemare velocemente le cose una volta per tutte. Puoi smettere di cercare altre strade ed altre soluzioni.

Scrivo questo report gratuito per un motivo molto semplice: voglio sradicare definitivamente e una volta per tutte quel luogo comune (spesso tristemente vero) che dice che in Italia senza “santi in paradiso” e senza conoscere gli “amici degli amici” non si ottiene nulla.

Oggi voglio dimostrati che con le giuste informazioni e con la giusta chiave non c’è porta che non si possa aprire velocemente facendo valere i propri sacrosanti diritti senza chiedere aiuto a nessuno.

Tutto quello che sto per donarti e rivelarti è 100% sicuro, certificato e verificato in anni di esperienza professionale sul campo e centinaia di casi concreti già risolti con estremo successo.

Oggi scoprirai gli strumenti più efficaci e potenti in Italia per sistemare definitivamente le cose e ottenere il velocemente i tuoi soldi spalancando tutte le porte che vanno disarcionate.
Queste informazioni sono assolutamente esclusive e non diversamente reperibili su nessun altro portale italiano dedicato all’Anticipo TFS.

Ecco le 3 “formule magiche” potentissime cosa sto per svelarti in modo semplice, rapido, chiaro, conciso e alla portata anche di chi come te non ha mai avuto in passato problemi quello che ti sta capitando oggi

  1. come presentare una diffida all’inps;
  2. come avviare la procedura di accesso agli atti;
  3. come farsi aiutare gratuitamente dal difensore civico;

1) Facsimile diffida Inps: guida passo passo

Quando presentare la diffida?

Puoi presentare una diffida all’inps se hai correttamente inoltrato una domanda di Quantificazione del Tfs e l’Inps non ha rilasciato il certificato nei limite di 30 giorni come previsto dalla normativa d.l. 4/2019

Come scrivere la diffida all’Inps?

La diffida inps per avere valore legale deve contenere alcune caratteristiche fondamentali:

  1. Deve essere fatta a mezzo PEC o tramite raccomanda con ricevuta di ritorno;
  2. Vi deve essere un limite temporale di almeno 15 giorni per l’adempimento da parte dell’inps;
  3. Deve essere indicata una conseguenza in caso di ulteriore inadempimento (ad esempio: richiesta risarcimento danni, denuncia penale per omissione d’atti d’ufficio)

Quali informazioni deve contenere la diffida?

Deve riportare tutti i tuoi dati:
– nome, cognome, CF, data nascita, residenza, recapito telefonico
– fotocopia documento riconoscimento + tessera sanitaria
– il numero di protocollo della richiesta del Certificato di Quantificazione del TFS e la data della richiesta.

La diffida va inoltrata alla sede inps competente,
Qui sotto trovi tutti gli indirizzi e le pec:


Non è “obbligatorio” farla scrivere e inviare da un avvocato, sicuramente se inviata da un avvocato ha un potere persuasivo più forte.

2) Procedura per l’accesso agli atti: uno strumento potentissimo!

Come accedere agli atti amministrativi (Legge 241/90)

La trasparenza amministrativa consiste, nel suo significato più ampio, nell’assicurare la massima circolazione possibile delle informazioni sia all’interno del sistema amministrativo, sia fra questo ultimo, i cittadini e le imprese.

Anche l’Inps, essendo parte della pubblica amministrazione, deve rispettare criteri di economicità, di efficacia, rapidità, pubblicità e trasparenza, secondo le modalità previste dalla Legge nonché dai principi dell’ordinamento comunitario: ART. 1 legge 241/90 (modificata e integrata dalla Legge 15/2005) 

Questa legge ha introdotto importanti modifiche nei rapporti tra le pubbliche amministrazioni e i diritti dei cittadini. Infatti non solo è previsto il diritto di prendere visione degli atti di un procedimento, ma anche che l’attività amministrativa deve ispirarsi al principio di trasparenza, inteso come accessibilità alla documentazione dell’amministrazione o ai riferimenti da quest’ultima utilizzati nell’assumere una determinata posizione. 

Ciò consente ai cittadini di veder garantiti i propri diritti nei confronti dell’amministrazione pubblica: hanno diritto ad una informazione qualificata, ad accedere ai documenti amministrativi e conoscere, nei limiti precisati dalla legge, lo stato dei procedimenti amministrativi che li riguardano, seguendo le fasi attraverso cui l’attività amministrativa si articola. 

Cosa si intende per documento amministrativo
E’ considerato documento amministrativo ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti attività di pubblico interesse (Ai sensi dell’art. 22 della legge 241/90 con modifica e integrazione della Legge 15/2005). Quindi rientra a pieno titolo tra i documenti amministrativi anche il Certificato di Quantificazione del TFS.

Quando è possibile/utile utilizzare la Legge 241/90

In merito al Tuo Certificato di Quantificazione del TFS,
la procedura per l’accesso agli atti ti dà diritto a:

  • sollecitare una risposta da parte dell’amministrazione;
  • acquisire informazioni relative ad un procedimento amministrativo;
  • conoscere i criteri di gestione delle pratiche.

E’ molto importante, ad esempio, poter sapere a che punto della lista d’attesa ti trovi, i criteri utilizzati per la gestione della lista stessa e quando sarà effettivamente emesso il Certificato di Quantificazione del TFS. Ad esempio, puoi pretende di sapere se pratiche protocollate successivamente alla tua sono già state e messe e perche è stata data a loro la precedenza.

Che cosa è il diritto di accesso
È il potere/diritto degli interessati di richiedere, di prendere visione ed, eventualmente, ottenere copia dei documenti amministrativi. (Ai sensi dell’art. 22 della Legge 241/90) ’’al fine di assicurare la trasparenza dell’attività amministrativa e di favorirne lo svolgimento imparziale è riconosciuto a chiunque vi abbia interesse diretto, concreto e attuale per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti il diritto di accesso ai documenti amministrativi’’.

Come accedere agli atti amministrativi
Sono previste due modalità di accesso (ex DPR 352/92):

  • Accesso informale (sconsigliato)
    Si esercita mediante richiesta, anche verbale, all’ufficio dell’amministrazione competente a formare l’atto conclusivo del procedimento o che lo deterrà stabilmente. Le pubbliche amministrazioni, al fine di facilitare i rapporti con i cittadini, e quindi l’accesso, hanno istituito un apposito ufficio: l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP).La richiesta è esaminata senza formalità ed immediatamente. E’ utile per acquisire quindi informazioni nell’immediato, ma non garantisce la possibilità di poter dimostrare in futuro quanto affermato, quindi è di difficile smentita.
  • Accesso formale (consigliato)
    Il cittadino può sempre presentare una richiesta formale – compilando un apposito modulo che l’amministrazione può aver istituito, oppure scrivendo l’istanza autonomamente – inviandola tramite Pec, raccomandata A/R oppure depositandola all’ufficio Protocollo dell’amministrazione. 

Rispetto all’accesso informale quello FORMALE offre una garanzia maggiore, anche se richiede più tempo: si ha nero su bianco l’indicazione richiesta, ha valore legale e può essere utile per rivendicare un diritto disatteso o per controbattere l’affermazione dell’amministrazione.

La richiesta di accesso agli atti va inoltrata all’Ufficio Pubbliche Relazioni (URP) competente per provincia. E’ inoltre, fondamentale che la richiesta di accesso debba essere sempre motivata!

3) Il difensore civico: la tua “chiave segreta” per arrivare all’inps dalla porta principale e sistemare le cose una volta per tutte!

Il difensore civico è una figura di garanzia a tutela del cittadino, che ha il compito di accogliere i reclami non accolti in prima istanza dall’ufficio reclami del soggetto che eroga un servizio.

Contattare il difensore civico per chiedere aiuto in merito al rilascio del Certificato di Quantificazione del TFS è uno strumento potentissimo perché la procedura è semplice, il risultato è immediato e il servizio è 100% gratuito!

A differenza di quasi tutti i Paesi europei, in Italia non si è mai giunti all’approvazione di una legge istitutiva del Difensore civico nazionale; lo stesso trova una declinazione esclusivamente a livello regionale o delle province autonome, quindi l’erogazione del servizio a livello nazionale ha una certa disomogeneità, ovvero in alcune regioni funziona benissimo, in altro meno, in altre non c’è proprio.

Nel 2019 risultano 18 i Difensori civici regionali o delle province autonome (o Garanti che riuniscono in sé anche le attribuzioni del Difensore civico) in carica.

Queste le Regioni e e Province autonome che hanno previsto tale istituto nei rispettivi statuti o in apposite leggi regionali:

Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche (Garante dei diritti della persona), Molise (Garante dei diritti della persona), Piemonte, Umbria, Sardegna, Toscana, Valle d’Ao­sta e Veneto (Garante dei diritti della persona), nonché le Province autonome di Bolzano e Trento.

In Calabria e in Puglia il Difensore civico non è mai stato nominato a tutto il 2019.

La figura del Difensore civico non è prevista normativamente dalle Regioni Sicilia e Trentino-Alto Adige (dove però la Regione ha delegato interamente ai due Difensori civici delle Province autonome le competenze nei confronti della Regione nei rispettivi territori).

Come contattare il difensore civico

Molto semplicemente vai su Google e cerca i riferimenti del Difensore Civico della Tua regione. Scrivigli una pec breve e sintetica (consiglio max 8 righi) dove spieghi che aspetti il Certificato di Quantificazione del TFS dall’Inps che per legge aveva 90 giorni per emetterlo e che non ha rispettato questo termine. Indica la sede inps di competenza, chiedi al Difensore Civico di intervenire tempestivamente per aiutarti a ottenere il tuo Certificato di Quantificazione del TFS e lascia i tuoi recapiti. Alla PEC allega copia del documento di riconoscimento e della tessera sanitaria. Dopo 2 o 3 giorni scrivi al Difensore Civico per verificare che abbia ricevuto la PEC o telefona per spiegargli a voce cosa è successo. Vedrai che con questa mossa in breve tempo si sistemerà tutto.

TFSTURBO FA LA DIFFERENZA

Come vedi il finanziamento per l’Anticipo Tfs è un prodotto molto semplice, comodo e sicuro a condizione che sia gestito da veri professionisti, realmente specializzati in questo prodotto.
Non a caso TFSTURBO è il portale numero 1 in Italia per l’Anticipo TFS.

Molte banche hanno deciso di non offrire questo servizio e il 99% delle banche italiane non eroga quello a tasso agevolato limitandosi a quello ordinario perché troppo tecnico e poco remunerativo per loro.

Per quanto mi riguarda, puoi contare sempre sul mio aiuto.
Tienimi costantemente aggiornata sull’avanzamento della Tua richiesta, sugli sviluppi dei tuoi contatti con l’Inps e non esitare a contattarmi per ottenere il mio aiuto.

Appena ricevi il Certificato di Quantificazione del TFS, contattami immediatamente per ottenere velocemente quanto ti spetta.
Lavoro ogni giorno pancia a terra per aiutare centinaia di pensionati italiani che si rivolgono a me per l’Anticipo Tfs.
Non vedo l’ora di aiutare anche te a ottenere i Tuoi soldi nel più breve tempo possibile affinché tu possa realizzare con estremo successo tutti i tuoi progetti e Tutti i tuoi sogni!
TI ASPETTO!

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