Molti pensionati mi contattano quotidianamente per chiedermi consigli e aiuti in merito al mancato rispetto da parte dell’Inps per il rilascio entro 90 giorni del certificato di quantificazione del TFS.
Questo documento è necessario per ottenere il finanziamento per l’Anticipo del Tfs (sia a tasso ordinario che agevolato).
Ritardo Inps: tre “formule magiche” a tua disposizione + un super jolly finale
In questo report voglio svelarti “passo passo” tre strumenti estremamente potenti ed efficaci per sbloccare velocemente (e una volta per tutte) il rilascio del certificato di quantificazione del tfs.
- la via bonaria
- la via formale
- la via legale
Inoltre, scoprirai un super bonus, un vero jolly, un potentissimo asso nella manica che ha già aiutato con successo centinaia di pensionati italiani che hanno già testato l’efficacia del mio metodo.
Si tratta di uno strumento estremamente semplice, economico e veloce che stranamente conoscono solo pochissime persone privilegiate e che oggi voglio rendere di dominio pubblico perché tutti meritano di essere aiutati e non solo quelli che hanno i “santi in paradiso”.
Stai tranquillo: tutto il mio aiuto e supporto è un regalo speciale che faccio ai pensionati che mi danno fiducia, 100% gratuito!
Ritardo INPS, cosa fare?
Alcune sedi provinciali sono molto veloci e lo emettono in pochi giorni, altre sono particolarmente lente e non rispettano nemmeno il limite temporale dei 90 giorni indicato dalla normativa.
Ovviamente prima di “accusare” l’inps devi verificare che la responsabilità del ritardo sia effettivamente in capo all’Inps. Ovvero l’Inps, per poter emettere il Certificato di Quantificazione del TFS deve essere in possesso di tutte le informazioni necessarie a calcolare l’importo esatto del TFS.
Queste info l’Inps deve riceverle dalla tua amministrazione di appartenenza presso la quale lavoravi prima di andare in pensione. In passato queste informazioni venivano trasmesse tramite il modello PL1 (per gli statali) 350p (per i dipdenti del settore pubblico).
Oggi la trasmissione avviene per via telematica tramite il portale Passweb.
Pertanto prima di puntare il dito verso l’Inps accertati che la tua amministrazione abbia effettivamente trasmesso all’inps i dati utili al calcolo del TFS. Al riguardo puoi anche farti rilasciare una ricevuta scritta dalla tua vecchia amministrazione. Presta attenzione perché alcune sedi Inps in passato chiedevano che i dati venissero trasmessi sia cartaceamente (attraverso la compilazione del modello PL1-350p), sia telematicamente.
Se la tua amministrazione ha difficoltà nell’utilizzo del portale Passweb puoi fornirgli questo link di seguito con tutti i manuali di utilizzo: PASSWEB
Per fare chiarezza una volta per tutte ho deciso di scrivere questa guida rapida, completa ed efficace che ti aiuterà a raggiungere il tuo obiettivo superando agevolmente tutti gli ostacoli della burocrazia italiana.
La prima buona notizia che oggi voglio darti è che sono al tuo fianco e che puoi contare sul mio aiuto. Ho deciso di mettere tutta la mia esperienza professionale a la mia competenza a Tua disposizione per aiutarti nel migliore dei modi.
RECLAMO INPS: per prima cosa devi armarti di tre strumenti indispensabili in caso di ritardo INPS:
- Una casella di posta elettronica certificata (PEC);
- Lo spid;
- Tanta pazienza e determinazione.
Il tuo primo obiettivo è cercare di capire se il ritardo inps è legato a un problema specifico sulla tua posizione o se i ritardi sono diffusi per tutti i pensionati che fanno capo alla tua sede provinciale Inps di competenza.
Per iniziare a trovare una soluzione è di fondamentale importanza monitorare costantemente la Tua area riservata dell’INPS per verificare che la richiesta sia presente e che risulti effettivamente in lavorazione.
Un’altra buona abitudine è controllare che nelle impostazioni del profilo personale, nell’area riservata del sito dell’INPS, sia indicato correttamente il Tuo indirizzo mail. A volte i problemi si verificano per errori banali.
Chiaramente, prima di tutto, bisogna accertarsi che l’amministrazione di competenza, a cui facevi capo prima di andare in pensione, abbia inviato correttamente tutta la documentazione del tuo fascicolo all’INPS, altrimenti l’Inps è materialmente impossibilitato ad emettere il certificato.
Un altro aspetto importantissimo è capire quale ufficio stia gestendo la tua richiesta. Anche se sei residente in una provincia, la tua pratica potrebbe essere stata affidata ad un’altra sede provinciale. Ogni sede regionale Inps decide a quali uffici provinciali far espletare il rilascio del Certificato di Quantificazione del TFS.
Ritardo Inps: soluzione per via bonaria
In tutti i casi, la strada che consiglio di intraprendere subito è sempre quella di provare prima di tutto a capire, per via bonaria e senza allarmismi, cosa stia succedendo e quindi approfondire le motivazioni del ritardo Inps, le possibili soluzioni e i tempi necessari a ottenere il prospetto di liquidazione del TFS.
Per intraprendere questa strada le possibilità più efficaci sono:
- Contattare il numero verde inps (strada semplice ma poco efficace);
- Contattare telefonicamente la sede provinciale di competenza (avere il numero giusto è difficile);
- Scrivere una mail alla sede provinciale;
- Recarsi di persona all’inps provinciale (previo appuntamento);
- Fare solleciti tramite l’aria riservata del portale Inps con il servizio INPS RISPONDE.
Se questa strada non dovesse funzionare, consiglio di scrivere una PEC ufficiale, sempre che tu abbia una casella personale di posta elettronica certificata. Altrimenti vale comunque la pena attivarne una considerando che è uno strumento molto utile e semplice da utilizzare. Oltre all’ufficio preposto, la Pec andrebbe inviata anche alla direzione provinciale e all’ufficio relazioni col pubblico (in fondo a questa pagina trovi tutti gli indirizzi mail che ti occorrono).
Il servizio Inps Risponde ti consente di inoltrare all’INPS, via e-mail, quesiti e richieste di chiarimenti su aspetti procedurali o richieste di informazioni relative a servizi e su singole pratiche. Con Inps Risponde puoi inoltre verificare lo stato delle tue richieste (In attesa di lavorazione, Inviata alla struttura INPS, Evasa dal Contact center, Evasa dalla struttura INPS).
Se accedi a Inps Risponde autenticandoti tramite le tue credenziali, potrai consultare con le funzioni di ricerca sia l’elenco e lo stato delle richieste da te inviate con il servizio Inps Risponde sia l’elenco delle richieste in attesa di risposta, inviate tramite gli operatori del Contact center alle strutture INPS (quesiti Linea Inps). Puoi infine sollecitare la risposta ad un quesito Linea Inps, qualora tu non abbia avuto un riscontro entro 15 giorni.
Le risposte ti verranno inviate per e-mail all’indirizzo indicato nella maschera di inserimento della richiesta; ti suggeriamo di indicare anche il tuo recapito telefonico per consentire agli esperti INPS di contattarti per eventuali chiarimenti relativi al quesito posto, utili a gestire la tua richiesta. Gli eventuali documenti o certificati da te richiesti saranno trasmessi per posta prioritaria.
Se anche questa strada non dovesse sortire effetto, puoi provare ad affidarti al tuo CAF di fiducia, verificando che abbia buone relazioni e riesca a scoprire la motivazione reale del ritardo Inps ed i relativi tempi di risoluzione. Purtroppo l’Italia è il paese della relazioni e senza “conoscenze” si fa poco e niente.
Se neanche questo tentativo sortisce effetto, si passa al reclamo formale per il ritardo Inps nell’emissione del Certificato di Quantificazione del TFS.

Ritardo Inps: come inoltrare un RECLAMO INPS FORMALE in caso di mancato rilascio del certificato di Quantificazione del TFS nel termine dei 90 giorni
1. Per presentare un reclamo e segnalare un Ritardo Inps o un disservizio dell’Inps è necessario il modulo di reclamo MV01, che puoi scaricare cliccando sul link seguente e aprirlo con la password: www.tfsturbo.com
2. Devi compilarlo inserendo i Tuoi dati anagrafici e indicare la sede Inps presso la quale è avvenuto il disservizio (puoi trovare l’indirizzo dell’U.r.p. di tuo interesse visitando il sito Inps.it e selezionando la pagina “le sedi Inps” nella sezione “Strumenti” al lato sinistro della pagina. Importante: per accedervi devi essere in possesso dello spid).
3. E’ necessario specificare le motivazioni della segnalazione e le ragioni del disservizio notato.
4. Puoi indicare il mezzo con cui desideri ricevere risposta alla tua segnalazione e al tuo reclamo, scegliendo una delle seguenti opzioni: email, posta ordinaria, telefono o fax. La pec, ovviamente, è quella che suggerisco.
5. Puoi inoltrare questo modulo compilato e firmato anche tramite raccomandata a/r all’Ufficio Relazione con il Pubblico dell’Inps provinciale di competenza.
Ad ogni modo il punto fermo che bisogna avere bene in mente è che il termine di 90 giorni non è perentorio.
Detto questo, si tratta di capire se la sede provinciale è lenta con tutti i pensionati o solo sulla propria posizione per qualche intoppo specifico.
Ritardo Inps: come passare alle vie legali per sistemare le cose una volta per tutte
Esperiti inutilmente i primi due tentativi, non resta che la diffida tramite avvocato. La diffida deve puntare semplicemente a capire quale sia il problema e quali siano i tempi di emissione del certificato.
E’ assolutamente necessario rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto amministrativo e rapporti con la pubblica amministrazione. Evitare come la peste gli avvocati tuttologi.
A questo punto il Tuo avvocato di fiducia ha due strade a disposizione:
1) presentare una diffida all’inps;
2) avviare la procedura di accesso agli atti.
Per scoprire subito tuto quello che devi assolutamente sapere in questo momento su come presentare all’Inps una diffida efficace e come attivare la procedura di accesso agli atti, leggi subito questo report specifico creato appositamente per chi si trova nella tua situazione: CLICCA QUI!
SUPER JOLLY FINALE: IL DIFENSORE CIVICO
Come ti avevo promesso esiste anche un jolly molto potente, veloce ed efficace che puoi utilizzare subito per saltare tutti i passaggi precedenti, sbloccare velocemente la situazione ed ottenere il tuo Certificato di Quantificazione del Tfs senza aspettare altro tempo. Peraltro si tratta di un servizio 100% gratuito!
Lo strumento in questione è il “difensore civico“. Per maggiori informazioni CLICCA QUI!
CERTIFICATO QUANTIFICAZIONE TFS INPS
L’aspetto più importante di tutti però, è aver presentato correttamene la domanda di quantificazione del TFS. Per questo motivo ho realizzato una guida gratuita a disposizione di tutti che anche tu puoi trovare a questo link qui sotto:
https://www.tfsturbo.com/certificato-quantificazione-tfs-inps/

Il certificato di quantificazione del TFS deve essere emesso dall'inps entro 90 giorni. Cosa fare in caso di ritardo INPS? Come presentare un reclamo iNPS?
Tempo totale: 15 minuti
Reclamo Inps bonario

Tentare per via bonaria di risolvere il problema attraverso questi strumenti:
1) Contattare il numero verde inps;
2) Contattare telefonicamente la sede provinciale di competenza;
3) Scrivere una mail alla sede provinciale;
4) Recarsi di persona all’inps provinciale (previo appuntamento);
5) Fare solleciti tramite l’aria riservata del portale Inps.
Reclamo Inps Formale

Compilare modulo di reclamo MV01 presente su questa pagina e formalizzare un reclamo Inps anche a mezzo pec. Su questa pagina è presente anche un facsimile per una lettere di reclamo in forma libera da inviare via pec.
Reclamo Inps per via legali

Affidarsi ad un avvocato specializzato che chiarisca la motivazione del ritardo e individui una possibile soluzione.
Prestito Ponte per emergenze

Se il ritardo dell'Inps ti sta causando disagi o altri disservizi puoi richiedere un Prestito Ponte, ovvero un finanziamento rapido per ottenere subito liquidità in attesa dell'anticipo del TFS a tasso agevolato con spread allo 0,40% + rendistato
Costo stimato: Variabile in base a importo e durata EUR
Fornitura:
- Marinella Dal Sasso
Strumenti:
- Reclamo ritardo Inps per rilascio Certificato Quantificazione Anticipo TFS
Materiali: Una casella di posta elettronica certificata (PEC), lo spid, tanta pazienza e determinazione.
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LINK UTILI INPS
Indice argomenti
Grazie per avermi dato una speranza con i suoi consigli. Ho fatto richiesta di quantificazione TFS il 23/04/2021
Gent.mo Avvocato, dopo molto più di 90 gg, dalla domanda di quantificazione di TFS senza risposta, ho fatto più solleciti telefonici all’INPS..e ho finalmente ricevuto una comunicazione con la richiesta di PL1 e Stato di Servizio …Ho immediatamente informato la mia amministrazione che mi ha assicurato di aver completato la pratica di pensionamento on line con lo stato di servizio e ricordato che il PL1 non si richiede da circa 20 anni e che proprio l’anno scorso è stata definitivamente eliminata la documentazione cartacea. Dopo faticosi tentativi di richiesta di consulenza presso l’INPS, sono riuscita ad avere un appuntamento finalizzato a spiegare le ragioni della mia amministrazione . La consulente mi ha interrotto dopo poche battute, affermando che nella loro documentazione mancava la dichiarazione di cessazione di servizio… Affermazione surreale considerato il fatto che la mia pensione è stata regolarmente liquidata da giugno di quest’anno. La funzionaria della mia segretaria di servizio ha addirittura pensato ad un atteggiamento persecutorio e non risponde più al telefono né ai messaggi via mail. Chiedo una tutela legale per questa negazione del mio legittimo diritto alla quantificazione del TFS e conseguente anticipazione dello stesso.
Cordiali saluti.
Ciao Rossella,
per prima cosa non sono un avvocato, mi occupo di finanziamenti in qualità di agente in attività finanziaria.
In questo link qui sotto puoi avere maggiori informazioni sulla mia figura professionale:
https://www.tfsturbo.com/marinella-dal-sasso/
Ciò premesso, ritengo che l’inps abbia ragione e la tua amministrazione torto.
In ogni caso la parte lesa sei sicuramente tu.
Capita spesso che l’inps abbia ricevuto la documentazione per il calcolo della pensione mensile ma non quella per il calcolo del tfs.
Questo tipo di inadempienza è comune a molte amministrazioni.
La tua amministrazione dovrebbe consegnare all’inps sia la documentazione cartacea che caricare le informazioni su una piattaforma web.
In tutta Italia l’inps lavoro così e sono le amministrazioni a doversi adeguare.
In ogni caso, ripeto, non sono un avvocato, nè un consulente del lavoro, nè un caf o un patronato.
Il mio lavoro è fare finanziamenti e quando avrai il certificato di quantificazione sarà un vero onore aiutarti a farti ottenere il prima possibile il tuo meritato tfs.
Nel frattempo ti consiglio di fare una diffida tanto all’inps quanto alla tua amministrazione affinché dialoghino fra di loro e risolvano il disservizio.
Non fare telefonate, le chiacchiere se le porta il vento, dialoga solo a mezzo PEC.
Resto a tua completa disposizione, tienimi aggiornata e ti auguro di risolvere tutto velocemente.
Siamo quasi a 180 giorni e dopo tanti solletico non ho ancora ottenuto il certificato del tfs
Presenta un reclamo ufficiale via pec con il modello mv01.
Leggi questo:
https://www.tfsturbo.com/ritardo-inps-come-presentare-un-reclamo-inps/
per richiedere il mod.RECLAMO-INPS, mi richiede una password…
Infatti, se leggi con attenzione è scritta in chiaro vicino al file da scaricare.
Non vedo la password scritta in chiaro vicino al file da scaricare
immediatamente prima del file
Buongiorno vorrei sapere prima di procedere in sede legale se i 90 giorni stabiliti x ottenere la certificazione anticipo cessione ordinaria tfs (presentata il 27/5/21) sono perentori oppure no. Leggendo il dpcm 2019 o la legge 180/50 non riesco a capire. Il call center e lo sportello inps non sanno rispondere!
Grazie infinite
Il termine dei 90 giorni non è perentorio.
Ad ogni modo l’Inps non può superarlo di troppo.
Da maggio non po’ un tempo tollerabile.
Ti sconsiglio di perdere tempo con mail e telefono, l’unica strada efficace è la pec.
Prima presenta un reclamo con il modello mv01.
Se questo non sortisce effetto parti con una diffida.
Qui sotto puoi trovare un facsimile da personalizzare per le tue esigenze:
https://www.tfsturbo.com/diffida-inps-presa-datto-anticipo-tfs/
Buongiorno,sono andata in pensione il 15 agosto 2021,ex dipendente policlinico di Milano,non ho ancora ricevuto la pensione.sono andata all’Inps di Milano via circo e mi hanno detto che l’avrò a gennaio 2022.la domanda di pensione l’ho fatta un anno fa.ed e’andata a buon fine.come è possibile ?
Ciao, mi occupo di anticipo tfs. Sull’anticipo tfs sono a tua disposizione.
Sul link qui sotto c’è scritto chi sono e come posso aiutarti:
https://www.tfsturbo.com/anticipo-tfs-inps-cassa-ravenna-italcredi/
Sono passati 90 giorni e dallo USP non è ancora stato inviato allo INPS il modello PL1. Ho chiesto un sollecito con una PEC all’ufficio pensione dello USP , nel caso di Pisa. L’INPS mi sembra attento alla questione dallo USP non ho avuto nemmeno una risposta. Come si può spingere lo USP a concludere in tempi decenti?
Puoi fare una diffida.
Per avere valore legale la diffida deve avere queste caratteristiche:
1) essere fatta via pec;
2) contenere la parola “diffida”;
3) avere un termine per l’adempimento di almeno 15 gironi
Buongiorno, sono in attesa del certificato di quantificazione tfs,quando lo avrò e se mi sarà anticipato l’importo, non dovrò restituire niente?GRAZIE,LUIGI.
certo. noi ti anticipiamo il tfs e poi ci rimborsa direttamente l’inps.
Buongiorno, dopo solleciti per il ritardo del certificato.tfs,ho avuto risposta che inps non ha la documentazione dal MIUR,e quindi che faccio ,sono in pensione dal primo sett.quota cento.Grazie,Luigi.
Bisogna capire bene la situazione.
Il documento che manca all’inps è quello che una volta si chiamava modello pl1,
prima veniva trasmesso cartaceamente ed ora viene trasmesso telematicamente.
In alcune province è la scuola che lo trasmette all’inps, in altre province la scuola lo trasmette al miur e il miur all’inps.
Quindi prima di tutto devi capire chi deve fare cosa.
Un altro aspetto che devi chiarire è se l’inps ha rigettato la tua richiesta per assenza di questo documento oppure ha semplicemente sospeso la pratica.
Tutto chiaro?
Buongiorno,sono Luigi,ho preso appuntamento per parlare con inps e contemporaneamente con un legale privato e con il legale del caf,che mi consigli per ottenere questo benedetto tfs?Grazie sempre per la cortesia.Luigi.
bisognerebbe conoscere la tua storia nei dettagli. contattami in ufficio.
In pensione di vecchiaia dal 1 9 2020,comparto scuola.Ancora non ho avuto il tfs.I’imps non ha ricevuto nessuna comunicazione dalla scuola dove lavoravo.La scuola mi dice di averla inoltrata.Che fare?Chi pagherà gli interessi?
Fai una Pec sia all’INPS che alla scuola a pretendi una risposta scritta ufficiale.
Sono una ex dipendente pubblica andata in pensione d’ufficio dall’1.6.2020. Non ho ancora ricevuto il tfr e dall’INPS mi è stato detto che ci sono stati disguidi nella mia provincia causati da un funzionario ora rimosso. Che faccio attendo ancora fino a quando? Mi è stato detto di non attendermi interessi…
chiedi il certificato di quantificazione tfs e verifica cosa c’è scritto…
https://www.tfsturbo.com/certificato-quantificazione-tfs-inps/
E’ dal 04/09/2021 che ho inoltrato domanda del rilascio del certificato di quantificazione per chiedere l’anticipo e dopo reclami con scritti con pec ,appuntamenti tramite call center,ho inoltrato un email all’inps dove mi rispondono che entro i termini che me lo rilasciano anche se non è perentorio.Il giorno 15/01/2022 ho fatto un’altro sollecito tramite l’ufficio preposto da Roma e mi rispondono che probabilmente fra 120 gg. . E’ possibile una cosa del genere per un certificato di 7 mm.? Cosa debbo fare e non sono il solo questo è un vizio di forma.Grazie
Prova a presentare un reclamo formale all’ufficio relazioni col pubblico inoltrando il modello mv01
Buongiorno sono Fabrizio ex dipendente pubblica amministrazione, sono andato in pensione il 1 agosto del 2017 con 43 anni e 9 mesi di contributi con il sistema del CUMULO GRATUITO.
Il 4 aprile 2021 ho inoltato domanda di quantificazione TFS alla sede INPS di Torino ad oggi sono passati oltre 300 giorni e nonostante solleciti telefonici richieste di chiarimenti allo sportello ad oggi ancora nulla.
Mi stavo domandando se per caso nel mio caso non fosse previsto l’anticipo del TFS ma leggendo sulle vostre indiazioni dovri rientrare negl aventi diritto.
Grazie per l’attenzione
L’inps di torino, purtroppo, è una delle più lente d’italia.
Per sollecitare la pratica l’unico metodo realmente efficace sono le pec e le diffide.
Buongiorno volevo chiedere cosa devo fare dal momento che la mia amministrazione Beni Culturali di Trieste non manda la documentazione al’inps di Udine sono passati 14 mesi dalla domanda la mia amministrazione mi ha detto che non ha tempo cosa devo fare gentilmente mi puo’ rispondere grazie distinti saluti Dolores Bordignon
Puoi fare una diffida via mail alla tua amministrazione.
Fagliela rigorosamente via pec.
Dagli 15 giorni di tempo per adempiere e poi diffidali che ti rivolgerai ad un giudice civile per il risarcimento del danno economico e al giudice penale per omissione di atti d’ufficio.
Fagli una mail così e poi vedi come scattano…
Buonasera. In pensione dal 2018 con il cumulo gratuito, ho effettuato a luglio 2021 domanda di anticipo TFS. Sono ancora in attesa del certificato di quantificazione, nonostante solleciti via pec, allo sportello e tramite Inps risponde. Inoltre per conoscenza la mia scuola di appartenenza mi ha inviato copia della pec di risposta inviata all’inps, nella quale indica che la scuola non è in grado di certificare la mia posizione assicurativa, in quanto ha già invitato a suo tempo tutto il cartaceo all’inps e non ha più il mio fascicolo. Settimana scorsa ho inviato anche reclamo formale all’Urp Inps di Sassari, ma ancora non ho avuto risposta. Mi resta soltanto la diffida tramite un legale? Le ho davvero provate tutte, contattando tra l’altro l’u.s.p di Sassari, sedi minori dell’INPS (so che alcune pratiche erano state dislocate tra diverse sedi regionali) e così via. La ringrazio tanto se vorrà ancora darmi qualche dritta.
Effettivamente una diffida è la strada migliore.
Buonasera…in pensione dal 1/09/2019 a tutt’oggi non ho ricevuto il TFS. Nel sito dell’INPS risulta scritto Stato di certificazione: non certificato. La Scuola ha provveduto a reinserire tutta la pratica nel portale dell’INPS, ma niente! Cosa si può fare? Ringrazio anticipatamente per la risposta e per i consigli.
Hai inserto sul sito inps la richiesta del certificato di quantificazione? Hai il numero di protocollo?
Leggi questo e segui le istruzioni…
https://www.tfsturbo.com/certificato-quantificazione-tfs-inps/
sono un pensionato con quota 100 , in pensione dal 31/07/2019, con 40 anni di servizio e nove mesi mancanti al raggiungimento della pensione vecchia 67 anni . Nel 2020 ho chiesto un prestito di anticipo TFS con una finanziaria , di conseguenza richiesta del certificato inps di quantificazione TfS, che mi è arrivato dopo vari tentativi. La finanziaria dopo la trasmissione , ha ricevuto lo stato di presa atto , per conoscenza anche a me della trasmissione. Le date delle rate, attestante l’importo del TFS cedibile, inserite nel certificato n2 , prima data Decorrenza Pagamento Rata : 19/04/2021, non pagata al cessionario ,ma sul mio conto corrente in data 23.06.2022, tanto da trasmette il 29.06.2022 l’intero importa alla banca cessionaria , quindi con un ritardo di circa 15 mesi rispetto alla data indicata nel certificato . La seconda rata , indicata sempre nel su detto certi ficato doveva essere 19/04/2022 , a tutt’oggi niente . Questo ritardo sicuramente si rifletterà sugli interessi che la banca ha già trattenuto al momento dell’erogazione dell’intero importo che mi spettava spettava. Gradirei conoscere se ci saranno conseguenze per me , o tutto si riverserà su inps in quanto soggetto non adempiente . Grazie Salvatore D
Mi dispiace. non sei un mio cliente. non ho istruito io la tua pratica, non la conosco e non posso aiutarti.
offro assistenza e consulenza gratuita esclusivamente ai miei clienti per le pratiche che ho lavorato personalmente.
https://www.youtube.com/watch?v=XXtkE_aTz5Q
Sono un ‘insegnante di scuola primaria andata in pensione di vecchiaia il 30 agosto del 2021, a tutti ‘ oggi ho scoperto, per caso, che la mia direzione didattica non ha mandato all Inps la mia pratica. Dopo un anno e d un mese, quando ancora dovrò aspettare?
Appena ottieni il certificato di quantificazione tfs possiamo subito aiutarti ad avere il tuo tfs il più velocemente possibile. Purtroppo spesso agli insegnati capitano questi ritardi dovuti prima alla scuola che all’INPS.
Sono un’insegnante di scuola primaria il mio datore di lavoro non ha mandato ancora , dopo un anno e due mesi, dal mio pensionamento, la mia pratica TFS all’inps. Ho intenzione di mandare alla Preside una lettera di sollecito dal mio avvocato. Cosa potrò ottenere? Spero di non fare un buco nell’acqua. Grazie
Fai una diffida vera e propria.
Potrebbe addirittura trattarsi del reato penale di omissione d’atti d’ufficio.
Puoi farla anche di tuo pugno e risparmiarti i soldi dell’avvocato.
Tienimi e aggiornata.
Gentile avv. Del Sasso,
io sto aspettando la QUANTIFICAZIONE da 181 giorni… ho già inviato messaggi, Solleciti formali, Reclamo formale.
NOn è successo niente.
Cosa mi consiglierebbe.
181 GIORNI sono molti o pochi.
Che senso ha aspettare 6 MESI per fare la pratica dell’ANTICIPO di qualcosa che dovrebbe arrivare in 12 MESI. O loro fanno così perchè tanto la vera liquidazione, non ti arriverà neanche dopo 12 mesi???
Grazie per l’attenzione.
Gent.mo prof Mario,
hai tutta la mia comprensione e solidarietà.
Ti sei già recato personalmente all’inps?
Andare a parlare a quattròcchi spesso risolve velocemente le cose.
Altrimenti puoi contattare e chiedere aiuto al difensore civico della tua regione.
Gentilmente tienimi costantemente aggiornata.
Non vedo l’ora di aiutarti a ottenere i tuoi soldi nel più breve tempo possibile.
Grazie
gentilissimo avv. Dal Sasso
sono un nsegnante che è andato in pensione con la quota 100 il 1 settembre 2019,
non ho ancora ricevuto da nessun ufficio, ne dalla mia scuola , ne dall’ Inps alcuna comunicazione di quando mi doveva o mi arriverà il TFS.
Ho in questo mese sollecitato la scuola di informarsi presso l’Inps provinciale di Competenza di Padova , ma la scuola stessa dice che non rispondono alle email di sollecito inviate .
Per cortesia ,cosa mi consiglia di fare ? e quando avei dovuto ricevere il mio sognato TFS, secondo la legga ??
grazie infinite per la sua disponibilità.
Norberto Salmaso
hai fatto richiesta del certificato di quantificazione del tfs?
https://www.tfsturbo.com/certificato-quantificazione-tfs-inps/